appunti di viaggio


Slow Way Down 3 tappa

Libreville/Johannesburg Raid 2016

Dopo qualche mese di pausa, passati in realtà a pianificare e divertirmi con i vari visti da fare, Libreville è li che mi aspetta, che ci aspetta questa volta (il team FB Expeditions è di nuovo al completo), e dalla sede di una O.N.G.…LaKapricciosa mi sorride e mi abbraccia! Che bello rivederla!!! Ed è bello ritrovare anche i cari Daniele e Clara che riusciamo giusto a salutare…uno dei motivi per cui ci piace viaggiare è proprio la possibilità di incontrare belle persone come voi! Grazie! Bando però ai sentimentalismi, c’è da arrivare in Sud Africa, la strada non è delle migliori…e magari ci sarà qualche sorpresa! Anche se a malincuore, c’è quindi da ripartire dal Gabon. Ci immergiamo così nella foresta e presto, noi, LaKapricciosa e tutto ciò che abbiamo prendiamo un bel colore rosso…no, non è il sole e neppure l’imbarazzo, ma le polverose piste ci avvolgono! Per diversi giorni ci dedichiamo a sabbia, terra battuta, sabbia fine, sassi, sabbia compatta, rocce, sabbia in ogni sua variante…insomma il fondo stradale non ci annoia!

Tra un gran nube di polvere riusciamo anche ad incontrare la prima moto da quando siamo entrati in Africa…una coppia di australiani in giro per il mondo che si meraviglia di trovarci li! E così eccoci nella Repubblica del Congo, che è proprio come mi aspetto: bellissima! Muoversi tra le sue piste su queste colline di un verde indecente è davvero un sogno; ma il passaggio qui è veloce, la strada è ancora tanta e presto il panorama sembra cambiare all’improvviso: mi limito solo a dire che nel cuore della notte mi sveglio sdraiato su una panchina con il culo nero nudo di una prostituta davanti al mio naso. Ebbene , passiamo la notte nelle patrie galere della Repubblica Democratica del Congo con soldi, telefono, passaporti sequestrati… Che tradotto significa: siamo in prigione a Kinshasa!!!… Giuro però che questa volta non ho fatto niente, stavo solo aspettando il mio timbro sul passaporto! Come dicevo, la Repubblica del Congo ci ha particolarmente colpito così, grazie ad un decreto di espulsione dalla R.D.C., eccoci di nuovo qui…la bussola punta quindi per la prima volta in questo viaggio verso nord e, o si trova una soluzione, o la nostra trans africa …finisce qui! Scorrazzo per tutto il Congo, dove ora siamo davvero clandestini ma, come detto, qui sono brave persone e questo non sembra essere un problema. Mi gusto pertanto ben bene questo paese mentre cerco di scovare un passaggio di frontiera dove fare a modo mio…e lo trovo! Di nuovo quindi in R.D.C. dove non potevamo rientrare ma…ma non lo abbiamo detto a nessuno! Sarà meglio però muoversi prima che qualcuno se ne accorga! Se qualche poliziotto si riprende dalla sbornia…posso essere problemi! Do quindi il meglio di me su di una pista di borotalco, che tradotto vuol dire “guido cercando di sopravvivere” e l’Angola ci da il benvenuto. L’atmosfera qui sembra calda: per sicurezza la polizia ci scorta in un hotel…e qui veniamo rapiti… scortati e coccolati da Basilio, il capo dei Papoites, un motoclub locale. Che grande incontro; un paio di bevute, beh forse qualcuna in più, qualche telefonata e “ i suoi ragazzi” ci accoglieranno per le prossime tappe in Angola! Corriamo e percorriamo tutto il paese che non smette mai di stupirci per bellezza ed ogni sera siamo da qualche parte ospiti di qualche Papoites!…ah…il mondo dei Bikers! Per i posti visti e gli incontri fatti, il viaggio si potrebbe anche concludere qua, ci ha dato già di più di quanto stessimo cercando…ma è il momento della Namibia, tanto celebrata e frequentata e quindi via, che sia apra il sipario con giraffe, elefanti ed ogni ben di dio all’ Ethosa National Park, e poi via a correre lungo la Skeleton Coast, le grandi dune ed il deserto del Namib. Via così da un’emozione all’atra fino al Fish River Canyon che ci porta diretti verso la meta finale! Eccola l’ultima frontiera, sembra incredibile ma ce l’abbiamo fatta…signori e signore…il SUDAFRICA! Quello che era un sogno, arrivare in moto qui, è ora vero…ci siamo! Debitamente festeggiamo e celebriamo il momento ma poi via…i km sono ancora tanti, non è ancora il momento di svegliarci, riprendiamo il sogno e altre forti emozioni sono li pronte ad aspettarci! E quindi pronti ora a cercare di capire questo paese che scopriamo meraviglioso, ci rapisce e stupisce km dopo km…metro dopo metro! Le aspettative non erano molte in realtà per questa terra che invece ci incanta e ci fa sognare sempre più! E cosi via verso Città del Capo, meta simbolo del viaggio! Giusto il tempo di incontrare e conoscere lungo la strada Fabio, un motociclista di lontane origine italiane che con la sua splendida famiglia, e la sua KTM, sceglie di aprirci le braccia, e non solo, per ospitarci e farci da guida nel profondo sud dell’Africa! E così…LaKapricciosa ferma le sue ruote al Capo di Buona Speranza! Ce l’ha fatta ed è troppo contenta ma non le basta…il punto più a sud va ancora conquistato…e allora…Capo Agulhas! Ora si…la meta è davvero raggiunta! Possiamo ripartire e da qui la rotta non può che essere verso nord!

Non resta che rotolarci lungo la costa sud africana, passare qualche montagna e l’emozione, quella forse più forte, ci aspetta a Johannesburg! Eccola…ha la faccia di Riaan! Il motociclista, conosciuto per mail, ospitato a Lucca nel 2013 durante il suo periplo dell’Africa, con deviazione europea, ci accoglie e ci offre le chiavi della città…oltre che di casa sua! Qualche giorno di grandi feste e racconti e presto arriva nuovamente il triste momento di salutare LaKapricciosa che questa volta rimane davvero in ottime mani. Le lacrime si fermano solamente al pensiero che no…non è finita qui…anzi! La strada continua e quindi dall’aereo la solita promessa…torniamo presto, molto presto!