appunti di viaggio


L’âme des Dogons –Mali Raid 2013

 

il Raid del 2013 di nuovo in Africa destinazione Mopti, Mali, alla ricerca dei guaritori di follia nelle terre dei Dogoni…

 

 

10/12 agosto Pontremoli – Rabat

pronti partenza via…. L’âme des Dogons, prende il via.  Una partenza poco scopiettante questa volta, una breve tappa da Pontremoli a Genova; per una serie di motivi per questa volta, la prima e..si scegli di arrivare in Africa via mare. Partenza quindi dopo pranzo e rapido arrivo a Genova per il traghetto….giusto il tempo di metterci in coda che dalla colonna destra sbuca in tutto il suo splendore Vincenzo il Mauritano, che mi accompagnerà sino a Rabat.

Il viaggio in traghetto scorre, fatte subito le procedure doganali, no resta che bere mangiare e riposare. Sosta a Barcellona e….piano piano si arriva con un’oretta di ritardo a Tangeri; velocissima la frontiera, assicurazione e via verso Rabat. I primi km in terra d’Africa… Tornare qui è sempre emozionante.

Panino lungo la strada e verso l’una siamo nel bar dell’albergo a Rabat; per strada nonostante l’ora si è preso un sacco di caldo…molto promettente per il seguito del viaggio.

Bilancio…non so…con il traghetto si risparmia qualche decina di euro rispetto alla strada, forse è più riposante, si risparmiano 2.000 km alla moto ma…ma che palle!!!!

 

12  agosto Rabat – Tiz- Nit

Oggi tappina di trasferimento…queste tappe dovrebbero prevedere una partenza all’alba…ed invece meglio attendere l’apertura dello studio dentistico a fianco dell’hotel per risolvere prima del viaggio vero e proprio un piccolo problemino sorto in traghetto. Ottimo dentista tunisino che per le 10.30 ci permette di partire…Lakapricciosa infatti scalpitava!!!!!

Veloce, ma sempre entro i limiti visti i numerosissimi radar, autostrada sino ad Agadir, caldo impetuoso sino all’Alto Atlante e per l’ora dell’aperitivo ad Agadir, si potrebbe dormire qui anche se non ci piace (ma dato il dentista….) ma per fortuna l’albergo visitato è pieno quindi…si prosegue. Ancora un centinaio di km ed ecco Tiz-Nit…ottima scelta, piacevole hotel, piacevole cena, piacevole atmosfera!!!!

 

13  agosto Tiz- Nit – Boujdour

Anche oggi una tappina di trasferimento (ce ne saranno ancora diverse)…ma con qualche differenza. Presto infatti, lasciato il caldo estremo iniziale ai piedi dell’Anti Atlante si inizia a respirare un’aria differente….da Tan Tan in poi si sta al fresco dell’oceano ed i pensieri iniziano a lasciare  il posto a polvere, odori, visi e facce accoglienti del Sahara Occidentale, ed i viaggio inizia a prendere la sua forma.

Cena e notte a Boujdour, città all’apparenza inutile e forse anche senza l’apparenza, ma che per me è sempre piacevole. Ottima notte nel migliore hotel della città (il Tabata) che offre splendide cucce piene zeppe di pulci; se si ha però l’accortezza di non farsi assegnare una delle camere con affaccio sul cortile interno, si può anche dormire privi del caloroso e nauseante odore di fogna che aleggia nella struttura. Si ottima scelta, c’ero già stato e ….ci tornerò!

 

14  agosto Boujdour – Nouadibhou

un peccato dover lasciare l’hotel Tabata ma …il dovere ci chiama e tra qualche settimana ci torneremo! Ottima la strada…un nebbione che permette poca visibilità ci accompagna per diverse ore….siamo belli umidi ed infreddoliti! Salutiamo tutti i dromedari incontrati per strada ed eccoci a d Dakla…dove dopo aver lottato ferocemente con dei cani che ce l’avevano con la mia gamba…si riesce pure a fare benzina! Superato il Tropico del Cancro si arriva presto in frontiera….modalità in Marocco sbrigate velocemente …non ci resta che affrontare la terra di nessuno con le sue simpatiche mine! In realtà più che scansare le mine … si devono scansare le insistenti guide! E rieccoci in Mauritania…frontiera veloce, assicurazione qualche soldino cambiato e via verso Nouadibhou. Mi ricordo bene la strada per l’hotel….la solita trattativa ed ecco la camera! Si può cenare. Decido di tornare al ristorante Tako che l’anno scorso avevo apprezzato anche se molto velocemente…e qui la sorpresa. Luis, il proprietario, uno spagnolo rifugiato qui, pare mi riconosca…si fanno due chiacchere davanti ad una birra e mi dice “ alla cena ci penso io…”….beh dopo il settimo antipasto non sapevo come sopravvivere, mancavano ancora alcuni antipasti, il primo ed il secondo…inutile dire, pesce appena pescato, molto probabilmente la miglior cena che io ricordi! Grande Luis…ci lascia anche il numero di telefono in caso di bisogno in Mauritania … ora abbiamo qui un nuovo amico!

 

15  agosto  Nouadibhou –  Nouakchott

conoscete un modo migliore per festeggiare il ferragosto se non in moto su questo splendido, desolato e caldissimo tratto di strada? ….forse si….ma il pranzo di ferragosto a 50 gradi con pane e formaggini, straiato a terra con sabbia ovunque fuori e dentro di me….beh vale il viaggio!!! Dopo i festeggiamenti si riparte…per gli ultimi 250 km prima della capitale mauritana….i soliti posti di blocco e, poco prima della città, ecco comparire quello che secondo me è un nuovo corpo di polizia che, giustamente, organizza il suo posto…..quattro posti di blocco in 5 km prima di entrare in città! Beh questi nuovi, se non ricordo male si chiamano NPR…e mi hanno tanto ricordato l’ape maia: hanno una simpatica roulotte e la macchina dipinte  a strisce gialle e nere (forse erano giallo e  verdi ma comunque simpatici). Alle 14 siamo a Nouakchott e l’auberge Awkar ci apre il cancello: la mia camera è temporaneamente occupata, nel senso c’è uno che dorme ma il buon Mulaye mi rassicura….”appena si sveglia lo sbatto fuori”…mi offre un tè e chiede di aspettare. Verso le 16 effettivamente il tipo si è svegliato e mi ha lasciato il letto in caldo e lo sciacquone da tirare …ottimo abbiamo una branda! Giro tra gli artigiani e cena all’auberge dove nel frattempo sono arrivate 4 coppie di portoghesi che hanno montato le loro tende attorno a LaKapricciosa…stanno andando in Ghana in macchina ed il mezzo più recente è un Fiat Fiorino, penso dei primi anni 80….

 

16  agosto  Nouakchott – Podor

Prepararsi la colazione all’Awkar ha sempre il suo fascino…sono sempre il primo a rientrare nella cucina dalla sera, accendere la luce e vedere centinaia di scarafaggi darsi da fare nel fuggire dai piatti e dalle pentole sporche della sera prima mette un certo appetito! Ok …partiamo che si entra in Senegal…rieccoci a Rosso, dobbiamo ritirare il visto…le forche caudine di Rosso….ma…ma…qualcosa non mi torna: tutto qui pare essere diventato facile….un’ora e quaranta minuti, circa 25/30 euro (assicurazione per tutti i paesi dell’Entant compresa)…e siamo liberi!!!! Si l’assicurazione l’ho un po’ dovuta trattare…..sono arrivato a 13 euro da una prima richiesta di e 50 ma…Rosso mi ha piacevolmente sorpreso! Questa volta in Senegal si punta ad ovest lungo il corso del fiume Senegal….il sole inizia a tramontare quando a Podor troviamo riparo nell’auberge del cantante Baaba Maal…un gran bel pollaio! Ha anche un bar annesso….con solo birra ed oltre a me ne sono contenti i tre alcolisti del paese che praticamente vivono qui…il primo incontrato, mi deve aver confuso con un suo caro vecchio amico ed ha quindi iniziato amichevolmente iniziato a litigare con me….lo ha fatto da solo e si è quindi ben presto stufato….il pollaio…ah..già! la “stanza” ha anche un bagno….non c’è l’acqua  manca pure la luce…per l’acqua si rimedia subito per la luce….beh…”devi esserci un contatto nell’impianto, non ce l’hai una torcia?”…si è vero ce l’ho…ma dopo averla accesa…la spengo subito…meglio non vedere ciò che c’è! Ottima la cena a casa di una simpatica famiglia che ha messo un cartello “restaurant” sul muretto fuori casa….si cena tutti alla stessa ora e con la solita pietanza…il famoso pesce Capitan….ottimo!

 

 

 

17  agosto  Podor – Kayes

Sveglia presto, preparo un caffè speciale con il mio piccolo bollitore e salutiamo con dispiacere questo splendido posto….oggi si entra in Mali! La strada tra Podor e Kidira è infernale….se fosse stata semplicemente  bombardata sarebbe i condizioni migliori…e non è un modo di dire! Questa zona del Senegal è molto bella…mi piace! Così come mi piacciono i tanti villaggi attraversati e l’accoglienza dei suoi abitanti che ci mettono sempre a nostro agio!…ed ecco che arriva il primo Baobab del viaggio….che bella emozione!!!! Arrivati a Kidira riesco a trovare subito il posto di polizia che non è in frontiera ma sperso per la città…pratiche sbrigate in fretta..via verso il ponte che ci porta in Mali! Attraversato il ponte inizia una sterminata fila di camion che occupano tutta la strada senza lasciare nemmeno un metro per passare….attraverso il canale di scolo della strada e corro nel fosso che costeggia la strada! La coda dei camion è così fitta che….mi perdo pure il posto di dogana…meglio farlo…torno indietro! Le pratiche anche in questo caso sono veloci..l’unica difficoltà consiste nell’individuare quale tra le mille tettoie/baracche è un posto di polizia e non un “bar”, bordello o altro! Ma….siamo in Mali!!!!!!!!!ci piace da subito e, ahimè, in poco tempo siamo a Kayes!!!! Appena arrivati mi concedo anche di cadere: mi fermo da un benzinaio e….mi dimentico il cavalletto J!!! La città…si può anche dire…è un cesso ma siamo in Mali! Entusiasmo alle stelle!!!!!

 

18  agosto  Kayes  – Bamako

Passata la prima notte i questo splendido paese è ora di rimettersi in movimento….con i tipi alla reception dell’hotel cerco di capire se la strada che avevo in mente per raggiungere Bamako fosse percorribile….sapevo infatti una pista di montagna altamente sconsigliata durante la stagione delle piogge ma sapevo anche che gli efficienti cinesi, che qui stanno costruendo tutto, si erano adoperati per rendere percorribile tale via…alla reception ho la risposta che cercavo..”si, passa di li che la strada è nuova!!!” in realtà dentro di me sapevo che non sarebbe stato così, ma almeno la mia coscienza era apposto “ok…l’hai chiesto….puoi andare!”. La strada effettivamente è ottima, il paesaggio meraviglioso …ripeto…meraviglioso! Capisco subito di che pasta è fatto il Mali e ne sono davvero impressionato! Bellissimo! …la strada a già….dicevamo bellissima…un asfalto nuovo, larga, nemmeno una buchetta (dopo il tratto Podor- Kayes se ne sentiva il bisogno)…ottima sino a Bafoulabè…dove la strada termina sulle rive del fiume Senegal. Poco male…si aspetta una chiatta e presto si è dall’altra parte….si entra in un villaggio…si chiede la strada per Bamako e la riposta è “per la grande strada per Bamako, devi tornare indietro e svoltare a destra dove ci sono i binari del treno”….e così faccio…solo che dove ci sono i binari non c’è una strada ma si viaggia sul tracciato della ferrovia…l’unica via per riattraversare il fiume…un vecchio ponte ferroviario di metallo….lastre di metallo unite con qualche vite….un piacere vedere e sentire come si staccavano l’una dall’altra e si alzavano sotto il peso de LaKapircciosa….diverse volte ho pensato di finire di sotto, in acqua, durante l’attraversamento di questo lunghissimo ponte ma…ma  alla fine è andata!!!! Terminato il ponte inizia una bella e veloce pista in laterite, è piovuto molto in qusti giorni, alcuni tratti sono belli fangosi ma un piacere guidare qui sopra. Dopo 90 km la bella pista termina…..la strada si ristringe molto ..ed inzia una piccola strada sterrata di montagna dove posso divertirmi con pietre, belle fangaie, pozzanghere  e guadi che fanno sparire le ginocchia sott’acqua! Una splendida e meravigliosa pista infernale di circa 120 km. La strada ogni tanto mi fa preoccupare ma il paesaggio ed i villaggi attraversati lasciano senza fiato..eccezionale la rifarei subito! Nel bel mezzo della pista decido di bucare la gomma posteriore…trovo riparo in un villaggio, il capo mi accoglie e mi invita per qualsiasi cosa avessi bisogno. Mi accontento di un po’ d’acqua del pozzo al centro del villaggio e della preziosissima mano dei ragazzi del villaggio per la riparazione della gomma. Si può ripartire….la pista continua ad attraversare posti magici e decisamente sporchi ed un po’ stanchi siamo a Kita…i due alberghi sono pieni e …non rimane che riprendere la strada verso Bamako! Presto ci prende il buio e con lui ci prende uno splendido tipo con un Range Rover…ci prende nel senso buono….visto il buio mi corre davanti, facendomi strada, segnalando curve ed ostacoli con le frecce! Un fenomeno…non ci siamo ne presentati, ne visti, ne scambiati una parola….grazie!!!! alle 20 siamo a Bamako alla ricerca dello Sleeping Camel hotel, suggeritoci dal buon Riian. No ho riferimenti per l’hotel e nessuno pare conoscerlo…..mi infilo dentro un internet point ed il proprietario, oltre ad offrirmi da bere bibite fresche mi accompagna all’hotel…beh il Mali è un gran posto e le persone hanno davvero qualcosa di speciale! Lo Sleeping si rivela davvero un gran bel posto…una costruzione bassa, all’interno di un bel giardino…uno spazio comune dove bere, mangiare….ospiti e personale che ti fanno sentire a casa (l’hotel è infatti frequentato in prevalenza da “stranieri” stanziali che lavorano a Bamako)!…i tre conigli che poi si aggirano sono davvero simpatici! Si gira un po’ per Bamako, che in realtà non offre granchè ma…il folklore non manca trovo il tempo per un po’ di cure all’amata LaKapricciosa. Ricevo anche notizie di Vincenzo Il Mauritano che ha un po faticato e tribolato mentre io mi facevo la mia bella pista. Io sono già a Bamako da un giorno, con un buon hotel, gli scrivo e nel caso avesse bisogno lo invito a raggiungermi…..detto fatto la mia seconda cena a Bamako è in compagnia! Un piacere ritrovarsi…sarà solo per una cena ed una colazione …ma davvero un piacere! Abbiamo modo di scambiarci qualche abbraccio, le informazioni sui giorni trascorsi e confrontarci sui percorsi dei prossimi giorni!

 

19  agosto  Kayes  – Bamako

to be continued

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