appunti di viaggio


Slow Way Down 5 tappa

 Raid 2017

E rieccoci pronti a respirare di nuovo un po’ d’aria d’Africa; questa cosa di avere la moto li ad aspettare, strazia si il cuore ogni volta che la si deve salutare, fa mancare tutta l’emozionante fase della preparazione ma …l’idea di passare qualche ora ad Istanbul per essere pronti a scorrazzare nella grande terra madre…beh non è poi così male! E così, il tempo di queste riflessioni, e arrivano le braccia di Riaan e Deidre pronte per un caldo ed accogliente abbraccio: siamo a casa!

Il tempo dell’immancabile brai con gli amici conquistati in questa terra, dell’abbraccio a LaKapricciosa che si commuove alla mia vista, di una visita veloce alla Cradle of Humankind per scaldare le gomme ed è tempo di partire. La prima tappa è Nelspruit, dove LaKapricciosa starà qualche giorno in compagnia nel garage dell’ottimo Peter; l’impeccabile organizzazione della FB Expeditions, da me validamente rappresentata , ha fatto infatti in modo che in questo viaggio non manchino 3 giorni di vista al parco Kruger. Il ‘caso’ vuole che a Nelspruit ci aspettino il buon Luca (www.frenesia.eu) e la valida Giulia; ci ospiteranno a bordo del loro Toyota hzj 78 per la caccia grossa al Kruger; le moto, causa leoni, leopardi e predatori vari non sono ammesse nel parco…nonostante io guidi un KTM!! Che dire, tre giorni spettacolari, intensi, pieni…grande caccia, beccati tutti i big 5, incontri ravvicinati con ghepardi, iene, giraffe ed ogni altro bendiddio! E soprattutto grandissima la compagnia che ci ha permesso di vivere momenti davvero intensi…insomma per farla breve…un grrrrrrrrrrrrrazie infinito a Luca e Giulia! Ma è venuto il momento di salutarci, recuperata e ricaricata LaKapricciosa, il tempo per una pista notturna dentro un parco privato ed il Mozambico ci apre le porte…più che le porte, la sbarra della frontiera ma insomma…eccoci per la prima volta in Mozambico! Qui si procede piuttosto lentamente, non tanto per la pessima condizione delle strade e delle piste ma per la costante e frequente presenza di polizia corrotta (non so come ma riuscirò a percorrere tutto il Mozambico senza nemmeno una multa!!!). Le aspettative su questa terra non erano molte ed invece, piacevolmente sorpreso, devo dire che ho trovato un paese meraviglioso, che mi è piaciuto davvero molto! Paesaggio stupendo, persone godibili e gustose, ottimo il cibo (il peri peri è qualcosa di altamente raccomandabile) e la birra davvero niente male! I mandarini di Inhambane poi meriterebbero il bollino di patrimonio dell’umanità! Spendiamo qualche giorno a Vilankulo, non solo per il nome, ma perché davvero piacevole. Da qui poi è un attimo fare un salto alle isole dell’arcipelago di Bazaruto: incantevoli! Mi spiace per LaKapricciosa che si è persa lo spettacolo! Quindi via, verso Nord, senza farci mancare una sosta in mezzo al niente a sistemare la moto; la batteria era fissata male, si è scaricata e …LaKapricciosa, non ne voleva più sapere! Qualche ora per trovare un cavo dell’alta tensione, un ponte con un auto e via si riparte! Giusto una cena in compagnia di una simpatica di coppia di arzilli pensionati svizzeri giramondo e siamo in Malawi! Complesse le procedure per entrare, o meglio complesso comprendere quale pratica doganale pagare con i Kwacha (la moneta locale) e quale con i dollari americani..ma basta spendere qualche euro di commissione per i diversi cambi di valuta, qualche moccolo e… tutto si risolve. Pronti quindi per il bagnetto nel lago Malawi, ohhhhh e finalmente anche questa soddisfazione me la sono tolta.

Simpatico paese questo: carino, onesto, economico e davvero piacevole. La vita qui si svolge e sviluppa tutta attorno al lago e ci si sta davvero bene! Riesco ad essere fermato per qualche infrazione stradale a me sconosciuta ma qualche stretta di mano ed una chiacchierata è sempre stata sufficiente per uscirne indenne! Il paese è piccolino e presto quindi è tempo di Zambia!

Qui l’accoglienza non è granché. Sembra che non vogliano tra i piedi, o meglio sulla strada, LaKapricciosa. Mi chiedono infatti di tornare in Italia per fami fare non ho ben capito quale dichiarazione dall’interpol! Perdo qualche ora, rimbalzo tra un ufficio e l’altro fino a che per tre euro un poliziotto mi compila un documento che sembra bastare al tipo della dogana! Vai…anche questa è fatta! Dopo la prima ottimo e succulenta cena zambiana si fa davvero presto ad accorgerci che questo posto è molto bello! Si corre tra le montagne dove, oltre a rimanere senza benzina, non si fa altro che emozionarsi per la bellezza dei paesaggi davvero incantevoli. Esploriamo solamente la parte sud dello Zambia che ci rapisce; riesce ad essere molto piacevole anche Lusaka, cosa molto rara per una capitale africana! Ed ecco quindi Livingstone e le Cascate Vittoria dal lato zambiano; da qui si vede arrivare l’acqua e sparire all’improvviso e tra un babbuino e l’altro da questo lato si riesce anche a scendere giù dove l’acqua, dopo il grande salto, riprende il suo corso! Riusciamo a farci coccolare un po’ al Cafe Zambezi, un ottimo ristorante dove si respira una gran bella atmosfera! Arriva quindi il momento di transitare dallo Zimbabwe, dove spendere una giornata in compagnia delle cascate Vittoria questa volta trovandosele di fronte. Durante la quarta tappa viste durante il periodo di massima portata d’acqua ora invece al minimo; beh la loro bellezza toglie il fiato, e gli occhi non si stancano! Qualche minuto con un gruppo di avventure del mondo incuriositi da come avesse fatto LaKapriocciosa ad arrivare sino qui: beh, che domande, nel modo più semplice possibile…ha le ruote quindi….via terra! Si riprende la strada e subito si capisce ciò che ci aspetterà per i prossimi giorni: ecco il primo pachidermico elefante che ci sbarra la strada!!! E dopo aver ottenuto il permesso da questi simpatici animaletti, eccomi nuovamente in Botswana. La sosta a Kasane è d’obbligo; questo posto infatti è magico…il paese proprio nulla di che ma quello che offrono i dintorni….valgono il viaggio! E così via di nuovo a caccia …prima per un game drive in macchina, poi in moto, si …riesco ad intrufolarmi nel parco Chobe con LaKapricciosa giusto per non farmi mancare kudu, elefanti, giraffe…e poi in barca: la River Boat Cruise sul fiume Cuando, divenuto oramai Chobe, dentro l’omonimo parco è una delle esperienze più belle ed emozionanti che si possano fare…almeno da queste parti. Sembra sempre di essere dentro un documentario e quando il sole inizia a calare beh…ho ancora la pelle d’oca…ed inutile provare a descrivere quanto visto e sentito. Semplicemente MAGICO!

Dormire in riva al fiume, con ippopotami sempre davanti agli occhi ed elefanti dietro ed attorno beh…e chi si muove da qui!

Certo anche guidare la moto schivando elefanti, giraffe e altro regala sensazioni alle quali non ci si riesce proprio ad abituare. Posso sola darvi un consiglio: prendete la moto e scendete a Kasane….Subito! e se proprio non avete voglia di moto…prendete una macchina, i pattini, delle scarpe insomma…non fatevi mancare questa esperienza! Nessuna voglia di scappare da qui, ma visto che non vivo qui, almeno per momento, è tempo di scendere verso sud! La strada non annoia di certo, si incontrano più elefanti e zebre che automobili. Riesco anche a prendere una multa, oramai un classico per me in Botswana, ma ho la mia tecnica, non ho voglia di discutere e trattare e quindi mi mostro d’accordo sul pagarla ma…ma faccio finta di non avere contanti ed allungo la mia carta di credito con un sorriso; porca puttana mi fregano, hanno la macchinetta pos qui in mezzo alla strada! Non ci posso credere…ferma ferma…trattiamo un pochino!e così l’ultima notte in questo paese la passiamo al confine, sul fiume Limpopo giusto perchè ancora non siamo stancati di ippopotami!

Salutiamo questi simpatici animaletti e di nuovo a casa…di nuovo in Sud Africa, per correre a Pretoria per una visita alla Toyomark; via ora verso Johannesburg, dove possiamo passare qualche serata con la nostra famiglia Sud Africana e gli amici che qui abbiamo. Non smetteremo mai di ringraziare Riaan e Deidrè, non solo per la disponibilità e l’affetto del quale ci innondano, ma anche e soprattutto per le belle sensazioni ed emozioni che ci regalano e che sfociano sempre in quelle lacrimucce che scendo all’aeroporto OR Tambo al momento dei saluti. Già…i saluti…ecco il momento…siamo di nuovo in aria, qualche, sempre troppe in realtà, ora ad Istanbul e con l’anima e tutti i sensi ancora pieni d’Africa rieccoci a casa…e via subito a progettare e arrangiare il ritorno da LaKapricciosa; tranquilla qualche mese, circa sei e si riparte!