Slow Way Down 1 tappa
Pontremoli/Togo Raid 2015
Fissata più o meno la data della partenza non resta che trovare una casa (dignitosa) per LaKapricciosa a Lome e dopo numerose, quanto inutili, mail ad hotel, club motociclistici locali ecc, troviamo Rita, una suorina mariana che da oltre 30 anni svolge attività missionaria in Togo…ecco trovata la casa!
Certo, non riusciamo a stare tranquilli: le informazioni circa la burocrazia per fermare li la moto non sono certe, diciamo che di informazioni non ne abbiamo proprio ma l’entusiasmo per il viaggio è così forte che…chissenefrega…in Africa una soluzione si trova sempre…per tutto! Trovata la casa possiamo quindi pensare a noi, prenotare un aereo e dare il via alla giostra dei visti necessari (Mauritania, Mali, Burkina e Togo), potremmo farli per strada ma perché distrarci con tali menate lungo il viaggio? Cerchiamo di far passare velocemente le settimane, i giorni prima della partenza e mi dedico a preparare al meglio LaKapricciosa che per un po’ vedrà solo tagliandi volanti fatti da me…povera lei! La carico di alcuni ricambi ed eccoci di nuovo in Africa finalmente, attraverso quella splendida porta di accesso che è il Marocco. Sono passati ben più di 10 anni dalla prima volta ma l’emozione del primo pezzetto di ruota in questo continente è sempre più forte: eccomi tornato a casa! Saranno giorni particolari, fino al Mali è un territorio che conosciamo bene, che amiamo e, se tutto andrà come dovrà (sgrat sgrat), per un po’ mancheremo da queste strade, saranno quindi giorni di saluti, non voglio perdere nemmeno un metro e respirare profondamente per trattenere il più a lungo ciò che queste terre mi regalano da anni. E così è; non ci facciamo mancare nulla già a partire dal Marocco fino a Tan Tan Plage per la tajine di calamari piùbbbbuona del mondo ed i saluti agli amici del Sahara Canaria e così ci ritroviamo in quell’affascinante pezzo di mondo che è il Western Sahara con i suoi pascoli di dromedari e gli uomini liberi blu che vorremmo salutare ed abbracciare ad uno ad uno…e così apriamo le braccia il più possibile per salutare Tarfaya ed il suo caro Antoine de Saint-Exupéry, Layounne con tutte le sue dune e farci così accogliere e coccolare dalla baia di Dakhla che continua ogni volta a stupirci. E mentre scatto decine di foto, in questa terra continuo a progettare la mia vecchiaia, seduto su queste incredibili scogliere, che ci accompagnano per tutto il giorno, con una canna da pesca per procurarmi la cena…prima o poi…aspetta aspetta guarda che bello questo scorcio di scogliera sull’oceano…e poi questo…e così anche il Western Sahara ci saluta e pronta ad accoglierci la sabbiosa Mauritania! Verrei qui apposta per cenare e chiacchierare con Louis, il suo Tako a Nouadhibou rimane il miglior ristorante mai provato e anche questa volta ci regala qualcosa di speciale…certo non ho mai capito cosa questo simpatico canario ci faccia in questa che credo essere una delle città più brutte ed inutili ma…glielo chiederò, come sempre..la prossima volta! Ed ecco i saluti al “patron” di Noukchott sempre pronto a cacciare dal letto lo sventurato che ha osato occupare la mia camera, grazie…e grazie per le lenzuola che sono sempre quelle della prima volta, anzi…sempre li dalla prima volta! E così tra la sabbia che emoziona ed incanta ecco sbucare le prime timide piante di acacia che ci avvertono che la Mauritania sta per finire, ma abbiamo ancora un saluto da fare qua… Manga, il capo dei banditi di Rosso, ci accoglie in frontiera e con lui pranziamo mentre i suoi poco raccomandabili scagnozzi disbrigano le pratiche in quello che una volta per noi era un girone infernale “a la prochaine, mon ami!”. E ora…au Senegal… Il fiume Senegal ci introduce in ciò che più ci piace, l’Africa nera ..Sudori…Odori…Colori…eccoci finalmente! L’emozione davanti al primo Baobab del viaggio è la stessa della prima volta, ognuna di queste piante nei villaggi ha un proprio nome e si sembra sempre di stare davanti a vecchi saggi! Che grande invenzione i Baobab! Saint Luis merita sempre un saluto, ma più avanti che magia che regala il Wasadu, unici ospiti…umani… del campement all’interno del Parco Niokolo Koba…finalmente un tetto di paglia, finalmente i cercopitechi, i babbuini…e finalmente l’acqua del temporale che filtra dal tetto e ti bagna la faccia, e non solo, mentre dormi…finalmente l’Africa! Questa, assieme alla Casamance, è per noi la parte più bella del Senegal, ma la meta è un’altra..giusto così il tempo di giocare un po con le scimmie incontrate lungo la strada ed eccoci in Mali..per la reunion! Non potevamo scegliere posto migliore del mitico Sleeping Camel di Bamako per darci appuntamento con Andrea e Lalla, incontrati per la prima volta a Rosso sul fiume Senegal, la seconda volta, sempre casualmente su di un tetto a Luxor e ora, dopo tanti altri incontri a Bamako! Viaggeremo assieme sino a Lome! Ma bando alle ciance c’è da ripartire ed inziare a percorrere strade per noi nuove! Da casa a qua è stata infatti una sorta di déjà-vu, un gran bel déjà-vu ma il nostro naso ha voglia ora di respirare nuove puzze! Ed in Burkina Faso il naso…e soprattutto gli occhi hanno di che riempirsi: Banfora, Kangrela, Sindou con tutti i sui picchi, Bobo Dioulasso…e poi volete mettere una città che si chiama Ouagadougou…si si è un immondizio di posto…ma come riempie il la bocca il nome Ouagadougou!!! E poi qui c’è quella che considero la vera meta di questo viaggio: la splendida Tiebele’. Vedere, dormire, bagnarsi in queste case di fango colorato vale quasi quanto quello che stiamo facendo in questi giorni: scorrazzare con le nostre moto per la savana attraverso piste rosse…ah che dura vita in Africa!!! E così dal fango colorato del Burkina passiamo alle case fortificate, rigorosamente di fango come usa da queste parti, del popolo Taberna che ci accolgono in Togo, ultimo paese di questa prima tappa della Nostra Africa a Tappe! Bussola puntata sempre verso sud e dopo le meraviglie del Togo, non rimane che regalarmi un rito propiziatorio con un feticher, o meglio…con il figlio del feticher, visto che il feticher padre è in ferie! Vabbeh…siamo nel mercato dei feticci più grande al mondo…funzionerà ugualmente …anzi…mi sono simpatici questi dei che mi comunicano tramite il figlio del feticher che farò ancora tanti viaggi felici in Africa! Ringrazio gli dei a mezzo figlio del feticher e spero che non si sbaglino! Nonostante però i riti…si piange un pochino con LaKapricciosa…salutarla è davvero straziante, la sistemo bella comoda, la coccolo ma è tutto inutile, sentirò la sua mancanza e …sarò costretto a tornare presto!